LA VITE ED IL TERRITORIO

Il Frascati è stato da sempre ed è tuttora, uno dei vini più famosi al mondo. Nonostante le vicissitudini, i cambiamenti nei gusti, l’affermazione di mode di ogni genere, la fama internazionale del Frascati rimane grande in ogni caso, sicuramente molto di più di quanto, nei fatti, il nostro Vino sia presente sui mercati esteri.
Se la fama del Frascati è tuttora di grande impatto, non lo è per caso, ma in virtù della qualità certamente eccellente, oltre agli indubbi meriti di tutti colore, e sono veramente tanti, che nel corso degli anni hanno prodigato sforzi, energie, capacità imprenditoriali, inventiva e conservazione, che hanno costituito le ragioni del successo.
Alla fama internazionale del Frascati ha contribuito, in maniera decisiva, il contesto di un ineguagliabile territorio, così cosparso di quegli splendidi gioielli che sono le ville seicentesche che si estendono nel territorio di Monte Porzio Catone, Frascati e Grottaferrata.
Stagliate nel verde del Tuscolo, esse ne condizionano il paesaggio al punto che la sagoma della Villa Belvedere degli Aldobrandini è l’immagine stessa della città di Frascati.
Tanti furono gli artisti che si cimentarono nell’adorno urbano del paesaggio dal Maderno al Vanvitelli ad Antonio Caracci al Pannini. Altri ancora ne descrissero le bellezze nei dipinti, nelle incisioni, in sommi versi come quelli di Goethe e Byron o come quelli più popolari del Belli.
Di certo tanti trovarono ispirazione nella mescite di vino, le osterie, che furono non solo luogo di incontro popolare, ma tratti specifici del luogo. Nell’epoca del Grand- Tour artisti ed intellettuali amavano frequentarle per opportunità letterarie di ogni genere e per gustare il vino.

E’ attraverso queste testimonianze che ritroviamo l’antico legame tra la vite e l’uomo tuscolano, aristocratico o mezzadro che sia. Tutta la campagna, specie nell’ottocento, era coltivata a vigna sino quasi a penetrare il cuore di Roma: “l’abbondanza delle viti qui è grandissima” scriveva Gregorovius nel 1850, “esse ricoprono a perdita d’occhio le belle colline”.
L’intera popolazione era impiegata nella coltivazione delle vigne e molti momenti dell’anno segnavano questo rapporto, specie in ottobre quando all’ombra delle residenze padronali, nella campagna ancora feudale, esplodeva la vendemmia con tutta la gioia di vivere, il divertimento, l’amore per il nobile frutto.
Alle attraenti vedute di un tempo di è evoluto un paesaggio consapevole della ricchezza passata, che ancora dona al visitatore immagini oniriche e con il vino, rinfranca i sensi di un sapore millenario.
I grandi flussi turistici, sia italiani che di stranieri provenienti da ogni parte del mondo verso la cittadina, largamente favoriti dalla possibilità di avvalersi della Ferrovia di Roma- Frascati (prima costruita nello Stato Pontificio e seconda in Italia, inaugurata nel 1856) hanno creato una incomparabile cassa di risonanza, costituita dall’entusiasmo di tutti coloro che venivano a visitare le ville e degustavano i nostri vini nelle tradizionali cantine, osterie, ristoranti e trattorie tipiche del comprensorio. Da tutto ciò si è generato un grandissimo valore aggiunto alla fama di Frascati e del Frascati che ha favorito la creazione di un mito che tuttora resiste. E’ impossibile citare tutti i personaggi che hanno decantato Frascati ed il suo vino e ne ricordiamo alcuni tra i più famosi. Goethe definì Frascati “un paradiso”; Waiblinger ne glorificò i giardini e Platen soggiunse “qui, nell’eterno verde di ombrosissime arcate, impari il poeta a poetare e l’amante ad amare. Tutto qui diventa vino: la vita e la morte, il pensiero, il sentimento, il sogno, l’amore.”

LA ZONA DI PRODUZIONE

Il territorio di produzione del vino Frascati, in tutte le sue tipologie, comprende per intero i Comuni di Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio Catone e in piccola parte il X Municipio di Roma ed il Comune di Montecompatri. Complessivamente investe circa 1,100 ettari di vigneto per una produzione media di circa 95.000 ettolitri di vino Frascati nella varie tipologie. L’altitudine è compresa tra 70 e 500 mt sul livello del mare; l’esposizione generale è orientata verso Nord-Ovest ed Ovest. I terreni del comprensorio del Frascati sono di origine vulcanica di tipo basaltico e tufaceo. Il clima di tipo mediterraneo è caratterizzato da temperature moderate, piovosità concentrata in autunno- inverno, con lunghe siccità nel periodo primaverile- estivo. L’esposizione del territorio verso il Mar Tirreno permette di godere di una piacevole brezza marina che mitiga il calore delle ore più calde ed evita il ristagno dell’umidità.
La vite trova qui condizioni ambientali molto favorevoli.
Un ulteriore aspetto particolarmente vantaggioso è rappresentato dalla relativamente elevata temperatura ed insolazione che si riscontra nei mesi di Settembre ed ottobre, che consentono alle uve di maturare lentamente e completamente. Numerosi aspetti del particolare bouquet del Frascati è dovuto a questa maturazione prolungata sulla pianta e sotto un clima temperato.

VIGNETI ED UVE

I vitigni usati sino ai primi del Novecento erano, all’incirca gli stessi che si usano oggi, diverse però sono le proporzioni. La comparsa della Fillossera operò una notevole evoluzione nell’uso dei vitigni. Alcuni regredirono perchè troppo esosi ed alcuni perchè più soggetti alle malattie, in particolare alla Peronospera. Si affermò maggiormente la Malvasia di Candia che arrivò a raggiungere circa il 50% sulla produzione totale. Allo stato attuale si tende a sostituire la Malvasia di Candia con la Malvasia del Lazio o Malvasia Puntinata, capace di ottenere i migliori risultati qualitativi. Le uve attualmente utilizzate sono le seguenti:

  • Malvasia del Lazio o Puntinata, per il caratteristico puntino che si nota sull’acino quando questo acquista uno splendido colore cera trasparente.
    Ben matura conferisce al vino un’armonia ed un sapore del tutto caratteristico, con tenore alcolico rilevante ed una bassa acidità.
  • Malvasia di Candia , detta anche Malvasia Rossa, per il colore tendente dei tralci. Il vino che se ne ricava è di ottime caratteristiche, specie per quanto riguarda la corposità e l’alto tenore alcolico.
  • Trebbiano Toscano. Assicura in genere produzione costante con tenore elevato di acidità, con una minore ma nell’insieme diffusa, delicatezza.
    Bene si sposa a mescolanze con uve di altri vitigni migliorandone le caratteristiche organolettiche.
  • Trebbiano Giallo detto anche Greco. Ha grappoli serrati e genera ottimi profumi.
  • Bonvino Bianco. E’ resistente alle avversità e si conserva a lungo sulla pianta. In genere ha resa zuccherina non assai elevata ma è notevole il grado di acidità.
  • Il Bellone o anche Bello ha caratteristiche simili a quelle del Bonvino Bianco.

Possono essre utilizzate anche quantità limitate di altre varietà di vitigni a bacca bianca purché idonei alla coltivazione nella Regione Lazio.

LE TIPOLOGIE DEL VINO.
LE DENOMINAZIONI DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA.

Il Frascati è stato il primo vino bianco d’Italia ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) nell’ormai lontano 1966. Questo primato sicuramente prestigioso in quei tempi, non ha però avuto un adeguato seguito nel tempo da parte della filiera vitivinicola, che non ha tenuto in debito conto che il consumo stava cambiando radicalmente le nuove tipologie di vini, provenienti da nuovi paesi produttori, prendevano il posto di tanti vini tradizionali.
Da qualche anno sono state avviate da alcune aziende coraggiosi e lungimiranti politiche di qualità, volte a ripristinare il livello di eccellenza del Frascati. Questo ha portato finalmente a risultati seri ed alla riorganizzazione totale della denominazione. Nel 2011 accanto alla semplice Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) è stata introdotta la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.), sia per il Cannellino di Frascati sia per il Frascati Superiore.
E’ stato inoltre previsto il Frascati Superiore Riserva che deve obbligatoriamente avere un periodo di maturazione non inferiore a 12 mesi. Per quedste tipologie di vino al massimo della produzione, sono state radicalmente ridotte le rese per ettaro passate, da 130 a 110 quintali e sono state introdotte norme assai più restrittive per quanto riguarda il numero di ceppi per ettaro, il titolo alcolometrico minimo, l’adeguamento della base ampelografica.
Preso atto di ciò si è enucleato con precisione tutte le varie tipologie del Frascati, riservando quelle protette dalla  Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) ai prodotti di elevatissima qualità ed assoluta eccellenza.
Le tipologie sono pertanto le seguenti:

  • Frascati Superiore Riserva – Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) con un periodo di maturazione di un anno prima dell’imbottigliamento
  • Frascati Superiore –  Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.)
  • Cannellino di Frascati –  Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.)
  • Frascati –  Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.)

 

 

 

 

 

 

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