Quando:
3 Novembre 2019@11:30–12:30
2019-11-03T11:30:00-01:00
2019-11-03T12:30:00-01:00
Dove:
Frascati - Basilica San Pietro

Domenica 3 novembre prossimo, durante la S. Messa delle ore 11.30, si svolgerà l’inaugurazione e benedizione dei nuovi arazzi, collocati nel presbiterio della nostra Cattedrale.

La S. Messa sarà presieduta dal Cardinale Titolare della nostra Diocesi, S. Em. Card. Tarcisio Bertone, sponsor dei suddetti arazzi.

I due nuovi arazzi raffigurano fatti della vita di San Pietro.

  • Perché?

Perché la Cattedrale -Basilica di Frascati è dedicata a San Pietro, Capo degli Apostoli e Primo Papa.

Anche l’alto rilievo marmoreo del 1612, collocato nel presbiterio sopra la Cattedra, opera di P. Ferrucci, espressamente commissionata dal card. Pallotta per la cattedrale di Frascati, raffigura un evento importante della vita di San Pietro: Gesù consegna le chiavi a San Pietro.

  • Si è scelto la tecnica dell’arazzo (ciascuno rettangolare circa h. 7 mt x 5 mt larghezza) per vari motivi complementari: la sua mobilità; la sua corrispondenza all’epoca secentesca cui appartiene la Cattedrale; la fattura moderna, che lo differenzia dall’altorilievo centrale marmoreo secentesco; la sua finalità catechistica, che illustra opere relative al Patrono, S. Pietro, della Cattedrale; la possibilità di dare maggiore pienezza e risalto al presbiterio nelle sue due pareti laterali, che risultano allo stato attuale ampie e spoglie…
  • I due arazzi sono stati progettati, realizzati e collocati nelle due pareti laterali del presbiterio con il pieno consenso della Soprintendenza dei Beni artistici e architettonici.
  • Essi rappresentano scene tratte dai cartoni del grande pittore Raffaello Sanzio (1483 –1520), riproducenti due miracoli biblici neo-testamentari: la pesca miracolosa e la guarigione dello storpio.

Quale il significato catechistico-pastorale dei due miracoli?

La Pesca miracolosa:

Leggiamo nel Vangelo di Luca: “Gesù disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca».  Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano” (Lc 5, 4-6).

Questo miracolo ci insegna che fidarsi di Cristo, affidarsi a Lui, credere alla Sua Parola e metterla in pratica…consente di realizzare anche cose ritenute umanamente impossibili.

La guarigione dello storpio

Ecco quanto narrano gli Atti degli Apostoli: “Un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio.  Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta «Bella» a chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.  Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, domandò loro l’elemosina. Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. Ma Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». E, presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio” (3,2-8). 

Il miracolo manifesta l’impegno degli Apostoli nel soccorrere gli ammalati nel corpo, ma nello stesso tempo nel richiamarli alla fede in Gesù Cristo, che è venuto a liberaci soprattutto dal peggiore dei mali: il peccato.